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18/10/2005

Alcide Bertazzo dall'Orienteering alla politica.

I genitori lo hanno chiamato Alcide in onore di De Gasperi. Insegnante in pensione da due anni é stato uno dei promotori dell'orienteering nella cittá scaligera, disciplina che ha praticato a livello agonistico. Vice campione italiano nel 1998.



(s.v.) Vanta una carriera politica al di fuori dai consueti canoni, che lo distingue dai piú. Il primo cittadino di Marostica Alcide Bertazzo, ha difatti intrapreso il suo impegno di amministratore pubblico nel 1999 ricoprendo direttamente la carica di sindaco, senza essere mai stato prima nè consigliere comunale nè assessore.

Nato a Marostica il 26 aprile del 1948, il suo futuro di politico é forse stato influenzato dalla particolare congiuntura storica dell'epoca, che solo una settimana prima vedeva De Gasperi eletto a sorpresa a governare l'Italia. Dopo una lunga tradizione di primogeniti chiamati Pietro allora, nella famiglia Bertazzo, profondamente legata alla corrente democristiana, il nuovo nato non poteva che chiamarsi Alcide. Cresciuto in una famiglia di tipo patriarcale assieme a nonni, zii e cugini, Bertazzo ha prima frequentato il liceo classico al Brocchi di Bassano e nel 1973 si é quindi laureato in scienze naturali all'universitá di Padova. L'anno successivo ha prestato il servizio militare a Caserta come radiofonista dei carri armati nella Brigata Sassari e subito dopo si é sposato con Marina Pozzato, che gli ha dato due figli, oggi ormai grandi, Silvia e Luca.Bertazzo ha cominciato a maturare l'interesse civico per la sua cittá fin da giovanissimo, partecipando all'organizzazione delle varie attivitá proposte dall'Oratorio e contribuendo alla redazione del giornalino "Il Punto", periodico di informazione culturale e politica curato dai giovani di Marostica.Sugli extracomunitari che gravitano anche a Marostica, Alcide Bertazzo é convinto che, pur proveniendo da tutti i continenti, si stiano integrando abbastanza bene, con supporto anche dei servizi sociali e del volontariato locale.In pensione da due anni, ha insegnato per quasi 25 anni, prima alle scuole medie di Nove e Marostica, poi all'istituto tecnico commerciale "Einaudi" nella staccata sede scaligera. Giá coordinatore scolastico, é stato per 17 anni amministratore della scuola materna "Prospero Alpino". Nel poco tempo libero che oggi riesce a ritagliare tra i mille impegni pu bblici, Alcide Bertazzo ama fare lunghe escursioni e viaggi a carattere ambientale.Grande appassionato della natura, é stato uno dei promotori dell'Orientiring a Marostica, insegnandolo per molti anni ai bambini delle elementari e ai ragazzi delle superiori. L'orientamento in natura é stato per lui un modo per unire lo sport con l'amore per il proprio territorio e l'ambiente; per alcuni anni ha addirittura praticato la disciplina a livello agonistico, conquistando nel 1998 il secondo posto al campionato italiano su lunga distanza, prima che gli impegni politici assorbissero gran parte delle energie.Il maggior rammarico di questi anni é quello di non poter dedicare piú tempo alla famiglia e alle sue passioni, ma resta comunque la soddisfazione di poter fare qualcosa di concreto per migliorare la propria cittá e l'opportunitá di entrare ogni giorno in contatto con persone di ogni ceto sociale e culturale, assaporando il grande arricchimento personale che ne deriva.

Fin dalla sua prima elezione ha scelto di essere sindaco a tempo pieno, dedicando la maggior parte della giornata a quello che per lui é diventato un lavoro vero e proprio. Il primo cittadino di Marostica, Alcide Bertazzo é stato poi riconfermato a grande maggioranza lo scorso anno, nella coalizione di centro destra, ottenendo oltre il 70% dei voti. Tra le sue prioritá attuali quella di portare a termine le grandi opere avviate negli scorsi anni, senza tuttavia trascurare tutte quelle piccole problematiche quotidiane dei cittadini a cui cerca di dare una risposta il piú possibile immediata.

- Quali sono le maggiori difficoltá che ha dovuto affrontare durante l'ultimo anno?

«Tutti dicono che se il primo mandato é in sali ta, il secondo é normalmente piú facile; personalmente io ritengo egualmente impegnativo anche il mio secondo incarico, sebbene ci siano i vantaggi dell'aver maturato una certa esperienza a livello amministrativo e burocratico e di conoscere giá tante persone che ti apprezzano per quello che hai realizzato. Questo facilita indubbiamente i contatti e la conoscenza di opportunitá per otte nere i finanziamenti, ma il mio impegno é lo stesso di sei anni fa e ogni giorno devo dedicare tanto tempo per spingere una macchina burocratica assai lenta e pesante. Questa grande lentezza rispetto ai privati deriva purtroppo dalla necessitá di controllare l'operato delle pubbliche amministrazioni che in passato non sono sempre state corrette. É sperabile che con l'informatizzazione di alcuni servizi i cittadini possano perdere in futuro meno tempo per le pratiche piú semplici e che venga data piú autonomia e responsabilitá agli amministratori e ai tecnici preposti».

- Una soluzione alla lentezza burocratica arriva quindi dalle enormi potenzialitá dell'informatizzazione. Quali sono gli investimenti dell'Amministrazione scaligera in questo settore?

«La nostra idea é quella di permettere ai cittadini di usufruire di alcuni servizi direttamente da casa, tramite internet: mi riferisco ad esempio ai certi ficati o al pagamento della mensa e dei trasporti scolastici. In quest'ottica abbiamo aderito ad un progetto Egovernament, con comune capofila Firenze, che permetterá di ottenere delle risposte in tempi brevissimi, senza lunghe file o spostamenti inutili. Recentemente in consiglio comunale é stata inoltre approvata una convenzione con Nove al fine di ottenere un finanziamento per l'informatizzazi one di tutte le problematiche relative all'urbanistica. Per quanto riguarda i tempi di attuazione, in questo momento stiamo trasferendo tutta una serie di dati anagrafici da un programma ormai superato ad un nuovo sistema informatico che entro il prossimo anno metterá in relazione i dati personali dei cittadini con quelli relativi alle loro proprietá e ai beni posseduti. Questo sistema comparativo permetterá di controllare piú facilmente la correttezza dei versamenti tributari come l'Ici o le tariffe relative ai rifiuti soliti urbani».

- A questo proposito, a partire dal prossimo anno il Comune adotterá un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. Cosa cambierá per i cittadini?

«La filosofia della raccolta dei rifiuti rimarrá la stessa in quanto siamo convinti che l'unica strada da percorrere sia quella della raccolta differenziata. Dal prossimo anno saranno però tolte tutte le isole ecologiche, ad eccezi one di quelle nelle zone collinari, e verrá effettuata periodicamente una raccolta porta a porta anche della carta, del vetro e della plastica. Giá da quest'anno inoltre si passerá dalla tassa alla tariffa con la quale si terrá conto non piú solo della superficie abitativa, ma anche del numero di componenti del nucleo familiare; a paritá di superficie saranno quindi favoriti i nuclei composti da una o due persone, anche se l'aumento non sará proporzionale per le famiglie piú numerose. Bisogna infine ricordare che grazie alla buona volontá di tanti cittadini Marostica ha raggiunto un buon livello di raccolta differenziata, vicino al 68%, e questo ci ha permesso fin'ora di non aumentare la tassa sui rifiuti solidi urbani, malgrado i notevoli incrementi nei costi dello smaltimento in discarica».

- L'Unione dei Comuni del Marosticense non sembra invece navigare in acque tranquille..

«Indubbiamente nell'ultimo anno ci sono stati dei modi molto diversi di concepire l'Unione e l'uscita di Schiavon non ha facilitato le cose. Personalmente io sono ancora estremamente convinto che si tratti di un'idea positiva per il nostro territorio: certo é piú semplice decidere da soli senza doversi confrontare con gli altri, ma ritengo che una collaborazione tra comuni limitrofi sia sempre auspicabile» ;.

- Altre questione spinosa e di grande attualitá: la Pedemontana. Si tratta di un'arteria stradale veramente utile per il nostro territorio?

«Questa infrastruttura é nata sicuramente per facilitare lo spostamento di mezzi e persone della nostra zona. Il successivo collegamento con Montebello anzichè con Dueville, tuttavia, ha allargato notevolmente il suo baci no d'utenza e questo creerá indubbiamente un'ulteriore divisione del territorio, portando inquinamento acustico e atmosferico e aumentando il flusso veicolare. Gravi danni interesseranno inoltre i proprietari degli edifici che saranno abbattuti, dei terreni espropriati e di quelli che verranno tagliati in due dal passaggio della strada. Malgrado tutti questi aspetti negativi, tuttavia, la Pedemontana porterá sicuramente benessere alle aziende che operano nel nostro territorio, favorendo la loro permanenza. Ci sará inoltre un sicuro incremento del turismo, con grandi benefici per la nostra cittá».

- Dopo sei anni come amministratore di Marostica, quali sono stati i cambiamenti maggiori che ha notato in cittá?

«Dal punto di vista economico indubbiamente ci sono stati dei cambiamenti e lo noto dal numero sempre maggiore di persone che mi chiede un posto di lavoro. Fortunatamente però, ho l'impressione che tutto som mato, da buoni veneti, stiamo affrontando questa crisi con dignitá, impegno e speranza, grazie anche alla professionalitá e l'amore per il proprio lavoro dimostrati dagli imprenditori locali. Per quanta riguarda il sociale noto un tenore di vita di gran lunga superiore ad altre regioni d'Italia, anche se sono comunque in aumento i singoli casi di povertá, soprattutto tra le persone anziane c he vivono sole».

- Quali sono gli obiettivi che conta di poter realizzare entro la fine del secondo mandato?

«Innanzitutto punto al completamento delle grandi opere giá cominciate negli anni scorsi tra le quali il cinema Politeama e l'ex Opificio Baggio con tutte le attivitá legate alle piccole e medie imprese. A giorni dovrebbero cominciare i lavori di restauro nella parte ovest della cinta muraria e il mio sogno sarebbe quello di completare l'antico camminamento di ronda offrendo ai cittadini e ai turisti la possibilitá di percorre alcuni tratti delle mura godendo di una vista della cittá davvero particolare. Per quanto riguarda la viabilitá siamo in attesa delle autorizzazioni per la realizzazione delle rotatorie nell'area dell'ex Ip, via Gianni Cecchin e all'altezza del cimitero. Un ultimo obbiettivo é la realizzazione del palazzetto dello sport, di cui si sta attualmente occupando il vicesindaco Bertacco 87;.

- Tra le critiche che vengono piú spesso mosse contro l'Amministrazione si parla di estemporaneitá delle opere e di corsa al finanziamento senza alcun progetto organico per la cittá..

«L'abilitá di un'Amministrazione mi sembra sia proprio quella, soprattutto nei periodi di crisi come questo, di cercare dei finanziamenti che vadano a tutto vantaggio dei cittadini di Marostica. Gli interventi realizzati fanno parte di una visione ben precisa della cittá e ogni opera é un piccolo pezzetto che andrá a costruire un grande mosaico. L'opposizione si trova nello stesso ruolo di un avversario di una partita a scacchi, solo lui conosce le mosse che intende effettuare per raggiungere un risultato. Devo ammettere, tuttavia, che al di lá di alcuni interventi durante i consigli comunali e negli opuscoli informativi, i rapporti con la minoranza sono stati sempre corretti e il loro contributo é stato importante per approvare all'unanimitá questioni di grande importanza per la cittá come le varianti al piano regolatore e le osservazioni sulla Pedemontana».

- Continuando con la metafora della partita a scacchi, qual é il personaggio della scacchiera nel quale meglio si identifica?

«Non sceglierei di certo il ruolo del governatore, ma vorrei interpretare piuttosto quello dell'alfiere: con la sua bandiera e il suo incedere deciso, rappresenta a mio avviso il desiderio e la volontá di portare sempre in alto le proprie idee e i propri progetti».



Tratto da: IL GIORNALE DI VICENZA, martedí 18 ottobre 2005

Insermento nel sito a cura di Dario Rappo

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