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CURIOSITA': NEGRELLO E' 10° ALLA MARATONA DI VENEZIA

VENEZIA: Il primo a stupire fu Giancarlo Simion, orientista di belle speranze, che una volta schieratosi al via della maratona di Venezia si piazzò al 3° posto nell'edizione 2012. Quella veneta deve essere una competizione particolare per gli atleti della Valle di Primiero. Infatti lo scorso week end è toccato a Manuel Negrello portare a casa un grande risultato con un 10° posto finale con il tempo di 2h:31':50". Un'idea nata in estate dopo la vittoria della Primiero Marathon.
Ecco una serie di considerazioni che l'atleta ha rilasciato alla stampa locale:
“Per una persona che lavora e non è un atleta a tempo pieno, è un buon risultato, cercheremo di fare meglio la prossima volta”, confida Manuel Negrello senza nascondere che gli è rimasto un po’ di amaro in bocca. Un infortunio muscolare ha infatti rallentato gli allenamenti portandolo all'evento non al top della forma. "Sono cose da mettere in conto, non sempre nello sport va come previsto".
Hai seguito un allenamento particolare?
Per dieci settimane ho svolto allenamenti specifici su lunghe distanze, curando il ritmo, seguendo un’alimentazione specifica e curando il riposo.
Lo hai trovato impegnativo?
Dovendo combinare allenamenti, lavoro e l’impegno con l’Us Primiero, non potrei dire di no. Alla fine la vita è il lavoro, non fare quello che piace.
Una settima tipo.
Dal lunedì al venerdì al lavoro, di cui il martedì e giovedì al campo sportivo con i ragazzi fino le sette di sera, e dalle sette alle nove allenamento. Spesso poi mi allenavo anche al mattino dalle cinque per poi essere al lavoro alle sette. In una settimana correvo 130-150 chilometri.
L’orientamento ne ha risentito?
Ho partecipato solo i Campionati Italiani, quest’anno. È stata una scelta tecnica. Ho voluto dedicarmi alla maratona.
Senza infortunio pensi che ti saresti classificato più in alto, in classifica?
Sì, finita la gara ero deluso, poi, visto il risultato che comunque era positivo, a freddo l'insoddisfazione è stata minore. I postumi del risentimento muscolare si sono fatti sentire in gara. Ma fa parte del gioco.
Avevi mai fatto maratone in passato?
Assolutamente no. Non avevo mai corso più di 25 chilometri, in un’unica occasione 30, prima dell’aprile scorso, quando ho iniziato ad allenarmi.
Tra la Primiero e la Venice Marathon, quale si adatta di più ai tuoi gusti atletici?
Sono due gare completamente diverse anche a livello di preparazione e fatica. Una è come salire in auto e farsi il giro dei passi: l’auto sforza in salita e risparmia in discesa, mentre Venezia è come guidare in autostrada, impostando una velocità all’inizio e mantenendola fino alla fine. E la velocità si programma negli allenamenti, in base alle proprie potenzialità.
Tendenzialmente sono più portato a percorsi come quelli della Primiero Marathon, ma Venezia è stata una scoperta.
Dolomiti Marathon anche il prossimo anno?
Al cento per cento e un’altra maratona, in base alla possibilità di conciliare lavoro e impegni, perché si fanno sacrifici enormi per prepararsi atleticamente. Si curano tante piccole cose, dall’alimentazione agli integratori che userai in gara, si devono testare prima, non è detto di trovare l’ideale al primo colpo. Si va poi a stressare molto l’organismo, sono faticosi 42 chilometri a certi ritmi. E in montagna c’è il vantaggio che ci sono tratti in cui si può recuperare.
Ti segue un medico?
No, per fare la Venice Marathon ho chiesto consigli ad un amico maratoneta. Mi ha raccontato le proprie esperienze e ne ho tratto degli insegnamenti che facevano al caso mio.
Meglio l’orientamento o la maratona?
Dall’orientamento mi sono preso una pausa (ha vinto una dozzina tra titoli italiani e internazionali). Quest’anno ho disputato solo quattro gare (è arrivato comunque secondo ai campionati italiani di staffetta, ndr), ma penso che il prossimo anno tornerò a fare orientamento seriamente, soprattutto per dare stimolo ai ragazzi. Come faccio altrimenti a pretendere che si allenino se non mi vedono portare risultati alle gare? Ma una maratona ci sta.
p.i.