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Vladimir Pácl se n'é andato
Alle ore 14 e 30 di oggi 31 dicembre 2004 é morto Vladimír Pácl, promotore e fondatore dell'orienteering in Italia.
Se oggi esistono una Federazione e migliaia di appassionati praticanti l'orienteering, lo dobbiamo essenzialmente a lui ed al gruppo dirigente della prima ora, che lui seppe formare e che concretizzò quella sua proposta.
Aveva compiuto 80 anni lo scorso 11 febbraio e da una decina d'anni viveva in carrozzella in casa di riposo a Malé in Val di Sole, provincia di Trento, dopo che un ictus lo aveva menomato anche nella parola, oltre che nella sua attivitá di grande sportivo e di animatore per antonomasia.
Visto il grande spessore del personaggio, non si ha certo la pretesa di poterne condensare la sua vita e la sua personalitá in queste poche righe, ma é doveroso ricordare alle attuali generazioni quello che lui é stato e cosa fece per lo sport in genere e per la promozione dell'orienteering in Italia in particolare. In un momento successivo avremo modo di ricordarlo piú degnamente e compiutamente.
Era nato a Ceska Trebova in Boemia, a nord di Praga, cittá dove compí gli studi universitari laureandosi maestro di sport ed in psicologia, approfondendo e praticando piú discipline sportive contemporaneamente: atletica, rugby, nuoto, barca a vela, alpinismo, canoa fluviale, pallavolo, basket e sci fondo.
Sposato con una giornalista sportiva, un figlio maschio, lavorò come Segretario nel Comitato Olimpico Cecoslovacco, dove ebbe modo di intrattenere rapporti internazionali con varie Federazioni Sportive. Fu componente della Commissione F.I.S. (Federazione Internazionale dello Sci) e dal 1969 al 1972 presidente della Commissione di Sci fondo, quindi l'uomo piú importante nell'ambiente internazionale della disciplina.
Nel 1968 in Cecoslovacchia vi fu la primavera di Praga e lui fu tra coloro che contestarono l'intervento dei carri armati russi su giornali "non ufficiali". Questo suo schierarsi gli costò la libertá di azione che aveva come funzionario del Comitato Olimpico Cecoslovacco, da quale fu esonerato nel 1971, contemporaneamente ad un altro famoso funzionario Emil Zatopek, grande atleta e amico di Vladimír . Restò comunque nella F.I.S., per la quale ebbe l'incarico di Delegato ai Campionati Europei Juniores di prove nordiche, che si svolsero in gennaio 1972 al Tarvisio in Friuli, dove, tra gli altri, conobbe Marino Zacchigna, (attuale campione italiano per il CAI XXX ottobre di Trieste). Dopo i campionati rimase in Italia e chiese asilo politico. Per un breve periodo restò presso il campo profughi di Patriciano vicino a Trieste e successivamente, come cittadino apolide, si trasferí a Ronzone in Val di Non, grazie all'aiuto dell'allora sindaco dott. Battisti e consigliere nazionale della F.I.S.I. Nel piccolo paese trentino operò come animatore sportivo e turistico. Fu proprio in tale veste che lui, il 27 luglio 1974, organizzò quella che viene considerata la prima gara di orienteering in Italia, sport che si impegnò a diffondere in Italia, proprio per un incarico specifico della I.O.F.. Nel 1975 si trasferí in Val di Sole, dove organizzò nel mese di novembre organizzò il primo corso di orienteering in assoluto, al quale partecipò anche l'attuale consigliere F.I.S.O. Alberto Zambiasi.
Fu in quegli anni che Vladimír incontrò il dott. Guido Lorenzi, allora Assessore alle attivitá culturali e sportive della Provincia di Trento, al quale propose l'orienteering come nuova disciplina sportiva. L'idea piacque subito. Dopo una prima "tavola rotonda" ufficiale del 16 novembre 1975 a Trento, venne poi costituito il Comitato Trentino Orientamento e nuovi sport ad Arco nel giugno 1976, al quale seguí nel novembre 1979 la costituzione a Bolzano del Comitato Italiano Sport Orientamento (C.I.S.O.), del quale Guido Lorenzi fu il primo presidente nazionale. L'Ente CISO venne poi riconosciuto dal C.O.N.I. Federazione associata nel 1986. Il primo statuto ed i primi regolamenti del Comitato furono proprio opera di Vladimír, che fu componente della Giunta Esecutiva della C.I.S.O. per molti anni.
Negli anni '70 e '80 operò prevalentemente in Valle di Sole, soprattutto svolgendo incarichi per la locale Azienda di Promozione turistica e, successivamente, presso la "scuola degli sport della montagna" del Passo Tonale per conto della Provincia Autonoma di Trento, come insegnante di orienteering.
Questi incarichi non gli impedirono di girare l'Italia in lungo e in largo, facendo conoscere l'orienteering, lo sci fondo escursionistico, le palestre nel verde, il trekking, il telemark e quelli che lui chiamava "minisport" come il tennis con palla soffice, a decine di migliaia di persone. Non cè luogo in Italia dove sia arrivato l'orienteering che lui non sia prima passato a seminare le sue idee con i suoi motti rimasti famosi; tra questi vogliamo ricordarne due: "Triste far niente, dolce far movimento!" - "L'orienteering é sport gran bello, muove le game ed il cervello"
Proprio per il fatto di essere un cittadino apolide, venne anche definito "uomo senza frontiere" ed aggiungerei spesso senza dimora fissa, proprio per questa sua passione ed impegno a diffondere lo sport nella sua essenza piú vera e sempre con pochi soldi in tasca, spesso grazie all'ospitalitá ed al contributo dei molti amici che lui riusciva a coinvolgere in modo ineguagliabile.
Fu il primo e ineguagliabile ambasciatore dell'orienteering"senza portafoglio", che la nostra Federazione abbia avuto.
Nella seconda parte degli anni '80 lasciò il Consiglio Federale, per assumere il ruolo di "pungolatore" nei confronti di una Federazione che, secondo lui, si dedicava eccessivamente all'agonismo piuttosto che alla promozione. Le sue idee ed i suoi motti fanno ormai parte della storia, tramandati da una pubblicazione che lui aveva redatto, in forma molto spartana, dal titolo "Su e giú per i monti", che non mancava di spedire a sue spese a tutti coloro che operavano con ruoli di rilievo nell'ambito federale e indipendentemente dal fatto che condividessero o meno le sue idee.
Come ideatore e promotore dello "sci fondo escursionistico" ha avuto frequenti con il C.A.I. settore fondo. Numerose sono le sue pubblicazioni rivolte soprattutto a Enti, Societá sportive e singoli appassionati degli sport all'aria aperta.
Tutti coloro che l'anno conosciuto possono ora raccontare di aver vissuto giornate indimenticabili con lui, sia come maestro di sport e animatore instancabile, sia come uomo di grande cultura (parlava nove lingue).
Quest'anno la ricorrenza dei trent'anni dalla prima gara di orienteering in Italia era passata senza particolari festeggiamenti. Lui sembra aver aspettato sino all'ultimo per vedere se qualcuno si prendeva l'iniziativa di farlo. Ecco perchè alla sua morte di oggi sembra che lui abbia voluto dare un significato particolare. Se lui pensava ad una festa di ricorrenza, per noi, che abbiamo avuto il privilegio di poterlo conoscere, questo giorno é ora ben diverso e ci sentiamo molto piú poveri e tristi.
Grazie Vladimír per tutto quello che hai fatto, grazie per averci cambiato la vita!
Alberto Zambiasi
Il funerali avranno luogo a Malé (TN) lunedí 3 gennaio ad ore 14,30, partendo dalla chiesa parrocchiale. Un grazie particolare ad Atonia Pini, che ha amorevolmente seguito Vladimír in questi ultimi anni difficili.